BAOBAB
il grande albero
Il baobab è un albero tropicale, il cui nome scientifico è Adansonia digitata (famiglia delle Bombacaceae).
E' diffuso in Africa; in SENEGAL è diventato un simbolo della Repubblica.
Le 3 caratteristiche principali di questa pianta sono:
- le dimensioni maestose: la sua altezza ca dai 15 ai 25 metri, ha un diametro di 10/12 metri e il tronco, fibroso all'esterno e spugnoso all'interno, può arrivare a misurare fino a 30 metri di circonferenza;
- la longevità: vivono generalmente 500 anni, ma non si escludono esemplari africani di 1000 anni;
- le proprietà nutrizionali e terapeutiche: 100 gr di polpa contengono fino a 300 mg di vitamina C, una quantità sei volte superiore a quella contenuta in un'arancia; il frutto è ricco anche di minerali e acidi grassi essenziali; anche le foglie sono ricche di vitamina C, acido uronico e altri zuccheri, calcio, fosforo, ferro e potassio;
Usi africani del baobab.
In Senegal, le foglie vengono bollite e preparate come salsa da servire con la polenta, oppure vengono seccate e frantumate per ottenere una polvere utilizzata come legante nel couscous.
Dal frutto si consuma sia la polpa (polvere), sia i semi, da cui si ottiene un olio molto ricercato.
La polvere, mescolata con acqua, può sostituire il latte nella preparazione della pappa per i bambini; miscelata con la pasta d'arachide viene utilizzata come rinvigorente e integratore per i bambini deboli di salute, in quanto fortifica l'apparato osseo e aumenta il livello dei globuli rossi.
Dolcificata con il miele, la bouille au pain de signe (couscous al frutto di baobab) costituisce il piatto favorito per la colazione presso i Bédicks.
La polpa seccata o fresca viene utilizzata per la preparazione di una bevanda, ricca di vitamina C e B1, tipica del Senegal.
La polpa profumata con i fiori d'arancio o con la noce moscata viene utilizzata per la preparazione di bevande rinfrescanti e gelati.
Della serie che non si butta via niente, il baobab viene utilizzato per ottenere oggetti di uso quotidiano: dalla corteccia si ricavano corde, redini, corde per strumenti musicali, reti per la pesca, fibre per tessuti, ceste; dai gusci dei frutti, vuoti ed essiccati, si ricavano piatti e, lavorati, sono trasformati in collane oppure sono utilizzati come combustibile, le cui ceneri, ricche di potassio, possono essere trasformate in sapone.